HOTNESS: Road to Essen, party games
#38 iPuzzillanimi - Listone di titoli annunciati per Essen, oggi dedicato ai 9 party games più apprezzati fin qui.
Venerdì di agosto e listone con le uscite annunciate per la prossima Essen (per chi si fosse perso i numeri precedenti: uno, due, tre, quattro).
Ricordiamo che la newsletter viene pubblicata con frequenza ridotta, ma riprenderà 5 giorni alla settimana dal 1° settembre. Consiglia a un amico di iscriversi, è gratis.
Party games: dalla definizione ufficiale si tratta di giochi accessibili ai più e che prevedono almeno 5 giocatori al tavolo e che si apparecchiano a fine serata (o magari all’inizio, nell’attesa dei ritardatari).
Abbiamo scandagliato il listone di preview dedicato a Spiel ‘22, lo abbiamo filtrato riordinandone i titoli per thumbs up. Al primo posto e con notevole distacco sul secondo troviamo - giustamente: Take a Seat (di cui avevamo già parlato nella lista dei giochi con modalità solitario). Il gioco si conferma interessante da diversi punti di vista ed è già entrato nel radar di molti.
Ben staccato dal primo, dicevamo, segue questo trick-taking: Douc Danger che può essere un buon diversivo nel panorama dei giochi con meccanica di presa a patto che siamo interessati al setting: proteggere una specie in via di estinzione.
Il progetto può essere finanziato su Kickstarter, ma sbarcherà a Essen con 50 copie, messe in palio attraverso una lotteria, con biglietti acquistabili a offerta libera, il guadagno sarà totalmente devoluto a Green Viet e a Little Green Guards.
Scendiamo più giù nella classifica e troviamo Kites.
Gioco cooperativo in real-time, dove le nostre clessidre rappresentano aquiloni che dovremo mantenere vivi vedendoli librarsi nell’aria impedendo che finisca la sabbia nelle clessidre. Fatto di carte coloratissime, questo titolo come tutti i giochi in real-time promette di essere molto frenetico e caciarone. Pur non essendo appassionati del genere in tempo reale gli concederemo a Essen la prova su strada per verificare che mantenga il divertimento che promette.
La lista prosegue con Order Overload: Cafe. Un altro cooperativo: qui il marchio di fabbrica è garantito da Oink Games/Jun Sasaki, quindi instant-blind-buy per noi anche se si tratta di un memory game.
Saremo di parte, ma anche se dalla descrizione non sembra nulla di innovativo, crediamo che ne usciranno partite divertenti: ogni round gireremo un certo numero di carte che verranno lette ad alta voce: le bevande rappresentano l’ordine in corso nel nostro coffee shop. Le carte poi vengono distribuite ai giocatori. Al proprio turno occorrerà ricordarsi di una bevanda in mano agli altri giocatori, pena l’eliminazione. Se il gruppo riuscirà a ricordare il numero richiesto di bevande prima che tutti i giocatori siano eliminati, si potrà passare al livello di difficoltà successivo, in un sistema a ordine crescente come nei recenti Ensemble o The Crew. Riusciremo a raggiungere la vetta? Potremo dirlo dopo l’acquisto.
Superato il titolo della Oink, arriviamo a One Card Wonder, alias l’ennesima variante sul filone dei 7 Wonders. Questo titolo in particolare dalla descrizione sembra assomigliare molto a 7 Wonders Architects con l’aggiunta di qualche elemento, soprattutto con l’introduzione di maggiori scelte possibili durante la partita. Inoltre dai 4 giocatori in su si aggiunge addirittura il commercio tra i giocatori, à la Catan(?).
Interessante sembra interessante, ma il gioco tiene fino a 6 giocatori e promette 15 minuti a partita: ci sembra utopistico. La scatola indica partite da 30 minuti, ma dubitiamo anche di questo, ci sembra infatti piuttosto improbabile questa durata in 6 giocatori date le meccaniche.
Procediamo nel listone e arriviamo così alla versione roll and write di Dice Hospital, cioè: Dice Hospital ER - Emergency Roll.
Solitamente iPuzzillanimi non disdegna di testare questo tipo di giochi: setting piacione e meccaniche semplici: tuttavia stavolta andremo coi piedi di piombo visti i precedenti.
Prima di tutto perché Dice Hospital non ci è piaciuto granché. Qui gli autori sono cambiati, rispetto al boardgame originale e a raccogliere il testimone sono autori molto prolifici negli ultimi anni e che hanno già lavorato insieme a qualche altro titolo, disegnando però tutti giochi medi senza nulla di eclatante. Secondo motivo per cui valutiamo il tutto con riserva: Matthew Dunstan ha già lavorato a un altro flip and write, dal titolo Next Station London, che abbiamo trovato…bruttino. Insomma questa nuovo more of the same difficilmente ci attirerà.
E usciti dalla sala operatoria arriviamo così a Disc Cover che si può sintetizzare in una riga e mezza: praticamente Dixit con la musica se lo giochiamo competitivo o Ensemble con la musica se lo giochiamo cooperativo.
Disc Cover si può giocare con la propria musica, oppure tramite QR code si potranno scaricare playlist create dall’editore. Non è facile immaginare come possa essere dimostrato in fiera, ma siamo senz’altro curiosi di provarlo. Ci sembra una bella variante di una meccanica abusata ma funzionale.
Penultimo titolo del listone di oggi è Splito.
Gioco di carte in cui dovremo cooperare con il giocatore alla nostra destra e con quello alla nostra sinistra, come in Beetween Two Cities per intenderci.
A differenza degli altri titoli in cui il nostro punteggio sarà dato dallo scoring più basso raggiunto tra i due compagni, qui moltiplicheremo i due punteggi, ma la sostanza non cambia: dovremo bilanciare le giocate a destra e a sinistra per poter vincere. In mano avremo due tipi di carte: carte con numero e colore e carte obiettivo che ci daranno punti in base a come avremo costruito il nostro set di carte. Queste ci obbligano a fare attenzione ai set dei giocatori lontani da noi perché richiedono anche delle maggioranze assolute.
Da tempo il gioco è disponibile su BGA anche se fruito online non ci ha convinti appieno, ma non per motivi di interazione quanto per la troppa casualità al tavolo. Cosa che non verrà risolta dal giocarlo dal vivo.
Balziamo a piè pari Nacho Pile e Outlines che fin dalle prime battute non sembrano riscontrare il nostro interesse e atterriamo direttamente su Armadillo che chiude il listone di oggi.
Edito da Amigo, Armadillo si presenta come il più classico dei party game in cui dobbiamo disfarci per primi di tutte le nostre carte attraverso una serie di lanci di dadi. Si inscrive nel filone di L.A.M.A. e con questo piccolo twist legato al dice rolling potrebbe in effetti superare la fama del suo predecessore. Ci riuscirà?
Stay tuned per il prossimo listone di agosto!