Una pezzuola bagnata su: MOMBASA.
#8 iPuzzillanimi - L'impacco umidiccio che ogni fanboy dovrebbe passarsi sulla fronte, oggi su Bombazza con decostruzione del pfisting. Non lo guarderete più con gli stessi occhi: non ci ringraziate!
Con questo numero de iPuzzillanimi inauguriamo una nuova rubrica: La Pezzuola Bagnata, ovvero quell’impacco umidiccio che ogni fanboy dovrebbe passarsi sulla fronte ogni volta che parla di un gioco che adora.
Vi è mai capitato di adorare un’opera dell’ingegno a un livello tale per cui non volete sentir parlare di qualsivoglia limite o difetto? Mentre il critico di turno vi sta elencando le pecche del vostro tesoro, voi avete lo sguardo vacuo, le mani che ondeggiano libere e la lingua scorre da un lato all’altro della bocca. Ma il naso vi tradisce, fa quel piccolo movimento come se avesse percepito un recondito olezzo proveniente dal vostro subconscio. Per evitare la tracimazione del vostro io esiste un’unica soluzione, un piccolo esercizio di stile utile per sgorgare lo scarico intasato. Farne una contro-scheda da consegnare ai posteri.
Se hai sempre provato questa sensazione ma non l’avevi ancora messa chiaramente a fuoco, condividi la newsletter! Aiuterai un canguro in Groenlandia spaesato come eri spaesato tu prima di questa rivelazione.
TITOLO: Mombasa
AUTORE: Alexander “Zavandor” Pfister
CORREVA L’ANNO: la colombiana Paulina Vega viene incoronata Miss Universo
SEDIMENTAZIONE: il tempo di cottura di un tacchino di medie dimensioni il giorno del Ringraziamento
PROFESSIONALITA’ RICHIESTE: 4 giocatori e un contabile
DEFINIZIONI UTILI:
Mombasa (tratto da urbandictionary.com): Mombasa is an expression that has stood the ultimate test of time. Mombasa is neither an object nor an adjective but rather, a summary of a situation in its entirety. Mombasa is often used with negative emotional connotations and is widely accepted as a sign of displeasure or disapproval. Mombasa is not merely a part of a sentence; Mombasa suffices as the sentence itself. “Life sucks. Simply nothing good has come out of it. It's just Mombasa.”;
Bombazza: denominazione gergale del gioco, nata dall’unione del veneto “Bombasa” (cotone, una delle risorse del gioco) e “Gotazza”, cucchiaia con cui si getta in mare l’acqua contenuta nelle sentine delle imbarcazioni;
Fisting: pratica sessuale umana estrema che prevede l’introduzione dell’intera mano (dall’inglese “Fist” – pugno), nella sua forma primordiale, o di entrambe le mani fino all’avambraccio, nella sue forme derivate, all’interno della vagina o del retto;
P-Fisting: corrente del game design che prevede l’introduzione forzata di una serie di meccaniche di gameplay tradizionali all’interno di un’ambientazione posticcia a piacere che porta quest’ultima a dilatarsi fino ad accogliere e avvolgere le suddette meccaniche incrementando il piacere durante la partita;
Track: tracciato, pista, binario. Quest’ultimo possibile significato ha portato i traduttori italiani a interpretare la dicitura Company Tracks come “ferrovie”, scelta sposata in seguito anche dalla comunità internazionale per la quale di fatto Mombasa ha dato vita a un nuovo segmento di giochi: i ferroviatici. Nonostante il colpo di genio nostrano, definire una track semplicemente come una rotaia sarebbe riduttivo. Stiamo parlando di un concetto astratto che ha dato il via a una vera e propria filosofia di vita: rimuovendo ogni possibilità di scelta, ogni bivio, ogni ostacolo puoi finalmente intraprendere un percorso interiore lineare e concentrarti sulla vera domanda esistenziale: quanto mi conviene avanzare?
SINOSSI
Africa, 18° secolo: le spietate compagnie minerarie che da sempre si sono spartite sottobanco il continente decidono improvvisamente di farsi concorrenza svendendo i propri titoli azionari per due banane e un caffè espresso.
Contabili senza scrupoli iniziano a redigere scrupolosi registri di spesa e i bilanci cominciano improvvisamente a quadrare fino all’ultimo fiocco di cotone. In questo contesto di sfasamento collettivo il protagonista è Dick Bolding, un giovane inglese di buon famiglia sbarcato a Swakopmund in cerca di esperienze sessuali estreme.
La sua curiosità lo spinge tra le grinfie della setta Trackista che vede nella libertà il principale male del mondo e si propone di attuare un processo di conversione globale basato sul principio cardine del credo: una spiritualità monodimensionale. Il giovane viene così sottoposto a diversi rituali fatti di cammini lastricati di diamanti acuminati e polverosi libri contabili, considerati il simbolo dello sfrenato liberismo che ha devastato il continente. Il ragazzo riesce a fuggire grazie all’aiuto del mercenario Danny Archer e decide di dedicare l’intera esistenza a debellare la piaga Trackista. Necessitando, allo scopo, di una notevole disponibilità economica si dedica a investimenti spregiudicati, lucrando cinicamente sulla competizione in atto tra le compagnie minerarie. Addentrandosi sempre di più nei complessi meccanismi finanziari che governano questa contesa, scopre che la fede Trackista ha ormai contaminato in modo ineluttabile l’intero sistema economico. Sconfortato decide di tirare su i pochi spicci rimasti e imbarcarsi per gli Stati Uniti, dedicando il resto dell’esistenza alla sua vera e unica passione: l’allevamento di bestiame.
COLONNA SONORA: Parco Sempione di Elio e le Storie Tese
SI ACCOMPAGNA CON: porridge banana, caramello e caffè abbinato a uno shot di rum speziato